A settembre è possibile ritornare a scuola in tutta sicurezza.
Secondo Il ministro Lucia Azzolina è possibile la riapertura della scuola per settembre.
Il ministro è infatti tornata nei giorni scorsi a parlare del possibile rientro in aula per settembre, garantendo un rientro in piena sicurezza.
“A settembre riporteremo studenti e studentesse tra i banchi” ha affermato il ministro attraverso un post su facebok ribadendo il fatto che sarà fatto seguendo le direttive del Comitato tecnico scientifico del ministero.
Riapertura della scuola a settembre: le regole per la messa in sicurezza
Il ministro ricorda le regole da rispettare per azzerare ogni possibilità di rischi e di contagio:
- Distanziamento sociale di un metro
- Entrata scaglionata dei gruppi
- Nessuna misurazione corporea ma se si ha 37,5 si deve restare a casa
- Attività didattiche e ricreazione all’aria aperta
- Sanificazione e igienizzazione frequente dei locali
Oltre a queste misure saranno garantiti:
- La consumazione dei pasti avverrà sempre a scuola e verranno predisposti turnazioni, distanziamento sociale e anche l’opportunità di consumare pasti sigillati in monoporzioni
- La presenza dei genitori sarà ridotta al minimo onde evitare qualsiasi forma di assembramento. Anche in questo caso, le mamme e i papà aspetteranno i figli fuori dalla scuola a orario scaglionato.
Appare subito chiara la necessità per ogni Istituto scolastico dover in vista della riapertura scuola, riorganizzare i propri spazi in modo da garantire quanto più possibile la didattica in presenza,
Proprio a tal proposito è prevista una stretta collaborazione tra gli Istituti scolastici e enti, associazioni culturali del luogo che potranno quindi mettere a disposizone i propri spazi e offrire i propri contributi e servizi.
In più punti dell’ Istituto saranno posizionati degli appositi dispenser utili per l’igienizzazione delle mani. Sarà obbligatorio per gli alunni delle classi primarie e medie l’uso della mascherina.
Gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto l’arco della giornata, salvo dovute eccezioni quali ad esempio nei momenti in cui si effettua attività all’aria aperta, durante la consumazione dei pasti o durante le interrogazioni. Ovviamente l’uso della mascherina è per ragioni di sicurezza e per impedire la trasmissione di possibili germi, batteri o virus trasportati da possibili goccioline.
L’uso della mascherina invece non è previsto per i bambini delle classi dell’infanzia. Per questi bambini non sono previsti altri disposizioni di protezione salvo la sanificazione, l’igienizzazione frequente delle mani e il distanziamento sociale.
Sono in programma più esercitazioni del personale, questo per familiarizzare con le nuove norme e prenderne dimestichezza.
Sulla riapertura della scuola: uscirà a breve un piano dettagliato e definitivo per gli aspetti più didattici
A queste primissime dichiarazioni, il ministro ha aggiunto che verrà presto redatto un piano definitivo per quanto riguarda la parte didattica, piano che verrà pubblicato direttamente sul sito del ministero.
L’obiettivo principale per il Ministro Azzolina è ” tornare a scuola in presenza e in piena sicurezza. Grazie al lavoro Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute, del Governo con le importanti risorse economiche stanziate, e di tutto il mondo della scuola lo raggiungeremo“
I dirigenti chiedono più insegnanti
Più dura e critica la reazione dei dirigenti scolastici che considerano le norme rigide e poco chiare.”Ci chiedono di trovare da soli soluzioni che il ministero non ha“.
Tra aule piccole, burocrazia, fondi statali garantiti per adeguare gli edifici (con quali tempistiche non è dato sapere), per altri la riapertura si tratta davvero di una “Mission Impossible”.
E ancora il problema maggiore: i numero insufficiente di docenti a fronte di un numero minore di lezioni a causa delle nuove misure da adottare e seguire.
Per molti dirigenti infatti il problema è tutto qui: “La questione centrale è che faremo sì i doppi turni, ma dimezzeremo le ore di didattica. […] I nostri bambini non avranno, così, le competenze necessarie. Entro giugno elaboreremo un piano di rientro, ma servono quattro docenti in più per sezione e un’ordinanza che richiami dalle graduatorie un contingente di supplenti da utilizzare da settembre a dicembre” “Non so come ne verremo fuori. Ha un senso portare l’ora a 40 minuti, ma questo Paese deve approntare un Piano Marshall per l’istruzione e avviare un’infornata straordinaria di docenti per un anno”.
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