Da un paio di giorni la campanella che annuncia la fine anno scolastico 2021 e l’inizio delle vacanze estive è suonata per tutti gli istituti scolastici italiani. Tra sorrisi, gavettoni, grembiuli spiegazzati e mal riposti nello zaino in fretta e furia, si è concluso un altro anno scolastico particolarmente difficile per tutti. Genitori, insegnanti ma sopratutto per i ragazzi stessi. Per il secondo anno consecutivo infatti, gli studenti hanno dovuto fare i conti con isolamento sociale, mascherine quarantena e la tanto odiata DAD. Elementi che hanno nuovamente stravolto il concetto standard di “fare scuola“.
Ripercorriamo in questo articolo i punti salienti di questo anno scolastico 2021.
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Fine anno scolastico 2021: Il lavoro degli insegnanti
Che l’anno scolastico 2020/2021 fosse un altro anno funesto lo si era capito fin dal principio. A inizio anno infatti mancavano all’appello mancavano 65 mila docenti e si decretava a gran voce il fallimento da parte dell’ex Ministro Lucia Azzolina e del Ministero dell’Istruzione.
Per non parlare poi della polemica insorta sui banchi a rotelle considerati da molti una spesa inutile. Senza contare il sentimento generale che ha pervaso durante l’intero anno scolastico e che attribuiva alla scuola la colpa dell’impennata della curva dei contagi. Nonostante le tante parole professate in realtà la scuola è sempre stato un luogo sicuro.
In tutto questo marasma generale, fatto di paure, confusione, disorganizzazione e polemiche come sempre il lavoro degli insegnanti si è rivelato il perno centrale di questa nuova “scuola”. Con pazienza temerarietà e passione il loro lavoro ha sorretto il diritto allo studio e in generale si è posto come un concreto aiuto per i ragazzi .
Tante infatti sono le manifestazioni portate avanti dal corpo docente che è sceso in piazza in favore della riapertura della scuola, durante il mese di marzo. Molte docenti infatti hanno fatto lezione davanti alle scuole chiuse e davanti ai teatri. Tutto per non lasciare soli i ragazzi e bambini in seria difficoltà e combattere il fenomeno della dispersione scolastica.
In che direzione si sta muovendo la scuola?
Archiviato un anno scolastico complicato, il bisogno di recuperare si fa urgente e pressante. Con questo scopo quindi è nato il Piano estate 2021 voluto e promosso dal Ministro dell’Istruzione Bianchi e che ha portato a un investimento pari a 510 milioni di euro in favore della scuola.
Il piano nasce proprio come progetto di accompagnamento verso il nuovo anno scolastico per potenziare e facilitare l’apprendimento delle principali materie scolastiche e allo stesso tempo contribuire al recupero della socialità interrotta. Proprio per questo motivo il piano dà la precedenza alle attività ludiche didattiche che si realizzano all’aria aperta (i nostri Educo Camp sono particolarmente indicati e rientrano nell’offerta del piano).
Comprensivo nel piano è inoltre il PON Apprendimento e Socialità messo in campo dal governo per poter sfruttare i fondi europei al fine di andare a colmare le lacune create dalla DAD.
La scuola quindi si sta muovendo verso il recupero si, ma sopratutto della didattica in presenza, dell’ascolto e del saper stare insieme. L’aspetto psicologico infatti non deve mai venire meno e la scuola ma come ente deve garantire la tranquillità e la sicurezza necessaria per poter fare lezione in armonia.
Questi due anni di pandemia, è ormai chiaro, ci hanno insegnato che tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono strumenti che non possono e non devono sostituirsi in nessun modo alla relazione educativa e alla relazione tra pari.
Scopri i progetti scolastici per l’a.s 2021/2022.