Il convegno “Cosa succede nella mente quando si impara una lingua e come facilitare il processo” organizzato da Educo è il convegno tenuto dal Prof. Paolo Balboni incentrato sul coinvolgimento emotivo durante la fase di apprendimento della lingua inglese.
Obiettivo Convegno Cosa succede nella mente:
Sensibilizzare i docenti ad approcciarsi a nuovi metodi d’insegnamento della lingua inglese e delle lingue straniere in genere. Dimostrare l’importanza del ruolo del coinvolgimento emotivo dei discenti nel processo di apprendimento di una lingua straniera. Fornire ai docenti la capacità di migliorare sensibilmente la qualità e l’efficacia dell’insegnamento, coinvolgendo affettivamente gli studenti e andando a stimolare la creatività e la memoria degli stessi. Spronare i docenti a mettere in discussione la loro figura, non solo insegnanti di una lingua straniera, ma anche, e soprattutto, mediatori di dimensioni interculturali differenti dalla nostra.
Target
Docenti di lingua straniera delle scuole di ogni ordine e grado.
Il professor Balboni, nel suo intervento, metterà quindi a fuoco tutti gli elementi utili al docente per favorire un approccio emozionale all’insegnamento della lingua straniera, focalizzandosi sull’interazione tra docente e discente e su quanto tale approccio potrà risultare prezioso per l’apprendimento.
Programma Convegno Cosa succede nella mente:
14:30 -15:00 REGISTRAZIONI
15:00- 15:15 SALUTI ISTITUZIONALI E WELCOME
15:15 – 16:30 CORSO DEL PROF. PAOLO BALBONI
16:30 – 17:00 TEA & COFFEE BREAK
17:00 – 18:30 CORSO DEL PROF. PAOLO BALBONI
Iscrizione:
Per partecipare è necessario iscriversi on line su http://corsi.educoitalia.it/ o inviare la scheda di iscrizione compilata a emiliaromagna@educoitalia.it. Al fine di ottenere l’attestazione di frequenza tramite S.O.F.I.A., i docenti interessati dovranno provvedere a iscriversi anche sulla piattaforma entro il 07 Ottobre 2018 (cod. Iniziativa 19710 – cod. Edizione 28236).
LA PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVA E’ GRATUITA
Relatore
Paolo Balboni è un linguista italiano. Docente universitario e studioso di glottodidattica, autore di saggi per la didattica delle lingue straniere e di manuali di italiano L2. Attualmente è Presidente della Fédération Internationale des Professeurs de Langues Vivantes. È anche Direttore del Centro di Didattica delle Lingue della prestigiosa Università Ca’ Foscari di Venezia e Presidente dell’ANILS.
A lui si deve l’elaborazione di un nuovo modello di unità didattica per l’insegnamento delle lingue straniere. Questo modello sviluppa e supera i modelli classici elaborati dalla glottodidattica italiana a partire dagli anni Settanta. Il modello balboniano si ispira alle fasi tradizionali ma si presenta più flessibile e si rifà all’immagine della rete.
L’unità didattica non viene più concepita in quanto una rigida successione di fasi. Viene invece vista come una rete di unità di apprendimento, nella quale non si ha una sequenza prestabilita tra le varie unità. Anche il materiale tradizionale viene visto in maniera diverso e integrato con vari altri media.
Fino agli anni Sessanta, il sistema scolastico era visto come una cosa “seria”, ma il Sessantotto e l’avvento dei mass media e globalizzazione hanno favorito la scoperta del ruolo delle emozioni nell’insegnamento.